LA DIFFIDA SPAVENTA LA PRESIDENZA
- Ruggiero Delvecchio
- 5 nov 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Un manipolo di dirigenti del Movimento con una provenienza eterogenea da nord a sud hanno firmato il 31 ottobre una diffida diretta alla dirigenza del Movimento. Si sono affidati ad un importantissimo avvocato, molto conosciuto tra gli enti ecclesiastici.
L'incipit è la denuncia ormai è conosciuta ovvero la possibile violazione dell'art. 31 del vigente statuto, inforza del quale "il Congresso Generale è costituito dai delegati delle Unioni Provinciali elo Territoriali eletti dai relativi congressi in rapporto alla media dei tesserati dell'intero quadriennio, secondo le norme del regolamento".
Successivamente, l'analisi della moltiplicazione degli iscritti: da 100mila ricavati da i documenti ufficiali alla " documentazione che ci è stata consegnata, risulta invece che la Presidenza Generale abbia "deliberato" che i delegati chiamati a partecipare al prossimo congresso saranno 499, risultato che si ottienesolo supponendo che la media degli iscritti dell'ultimo quadriennio sia stata pari a circa 200.000unità".
Non ci è però solo la critica e la denuncia in questa diffida ma una grande paura per il futuro del Movimento. Infatti nella diffida scritta viene detto che si ha altresì l'obbligo di avvertire che laddove, non solo le criticità e i timori sopra indicati dovessero trovare conferma, ma emergesse anche l'improprio coinvolgimento all'interno della dinamica associativa di MCL di entità che il Codice del Terzo Settore (cfr. art. 4, co. 2) esclude categoricamente dal novero degli ETS, sarebbe anche da considerarsi messo seriamente a repentaglio il mantenimento dell'iscrizione di MCL al RUNTS tenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con i gravissimi danni economici e reputazionali che ne deriverebbero.
Tristemente possiamo dire che siamo al primo congresso senza una tesi; in compenso abbiamo una diffida... e nel territorio si stanno sentendo altre azioni anche di maggior rilievo.
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